sabato 26 dicembre 2009

Incontro/dibattito: LAICITÀ DELLO STATO E CHIESA CATTOLICA. IL CROCIFISSO NEGATO


La sentenza emessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo dichiara che la “presenza del crocifisso” nelle aule scolastiche contrasta con il “pluralismo educativo” che dovrebbe caratterizzare una “società democratica”. La maggioranza degli italiani ha risposto che togliere il crocifisso dalle scuole, in nome della laicità delle istituzioni, significa negare la storia degli italiani e di tutti gi europei; per essi il crocifisso non è solo simbolo religioso ma anche segno culturale. Infatti l’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici è il riconoscimento dei principi del cattolicesimo come “parte del patrimonio storico del popolo italiano”, ribadito dal Concordato del 1984. L’accoglimento della richiesta della Corta europea rischia di separare artificiosamente l’identità nazionale dalle sue matrici spirituali e culturali, mentre non è certo espressione di laicità, ma sua degenerazione in laicismo, l’ostilità a ogni forma di rilevanza politica e culturale della religione; alla presenza, in particolare, di ogni simbolo religioso nelle istituzioni pubbliche.


Questo è il tema dell'Incontro/Dibattito su

LAICITÀ DELLO STATO

E CHIESA CATTOLICA


IL CROCIFISSO NEGATO


che si svolgerà

Mercoledì 30 dicembre 2009, alle ore 17,00

presso la Circoscrizione Portanuova (Piazza dei Grue - Pescara)

I relatori dell'incontro/dibattito



Romina REMIGIO

Tema dell’intervento: Dopo che in Svizzera un referendum popolare ha decretato il "no ai minareti", la Commissione Europea, l´Unione Europea, le Nazione Unite, la Lega Araba e l´Organizzazione per la Conferenza Islamica si sono tutti mobilitati per condannare l´esito di quel referendum pur essendo la Svizzera un paese che non fa parte dell´Unione Europea… Perché il Parlamento Europeo, assume un atteggiamento di neutralità rispetto una questione che riguarda le nostre radici, la nostra identità e la nostra anima?

Romina Remigio è laureata in Scienze della Comunicazione di Massa. Fotogiornalista professionista, si occupa di reportage sociale. Esperta di storia, cultura, politica del Continente Africa e di Islam. Scrive per la rivista internazionale "Missioni Consolata" e altre importanti riviste. E' coordinatrice della Regione Abruzzo del movimento politico "Io Amo l'Italia" di Magdi Cristiano Allam.


Pietro FERRARI

Tema dell’intervento: Se la Corte Europea ha voluto intendere per libertà religiosa, il divieto di esporre qualsiasi simbolo religioso, questa è piuttosto una libertà "dalle religioni" non una libertà di professare un qualsivoglia culto. La Corte ha stabilito che l'unica religione che ha il diritto di imporsi è quella atea e laicista a consumo forzato. Solo questa può infatti essere "esposta in luoghi pubblici".

Pietro Ferrari è nato a Giulianova (TE) nel 1973. Laureato in Giurisprudenza alla Università di Bologna, è avvocato presso il Foro di Teramo. Ha pubblicato i saggi: "Le schegge invisibili" (Controcorrente, Napoli 2002), "Il grido dell'Europa" (Tabula fati, Chieti 2003), "Auto da fé dell'Occidente" (Segno, Udine 2004) e "La Rivoluzione contro il Medioevo" (Solfanelli, Chieti 2009).


Agnese PELLEGRINI

Tema dell’intervento: Negato o no, fa notizia. Come la stampa italiana ha trattato la vicenda, perchè, cosa fa notizia e come sui giornali si parla di religione.

Agnese Pellegrini è giornalista e viene dal mondo cattolico. Oltre ad una lunga esperienza nell’Azione cattolica, per dieci anni ha lavorato per i giornali cattolici, tra cui “Avvenire” e “L’Osservatore Romano”. Inoltre è stata addetta stampa della Conferenza dei vescovi abruzzesi e molisani (Ceam). Ha collaborato con diverse associazioni del mondo cattolico, nel campo della famiglia e della difesa della vita e della persona umana.


Angelo Lucio ROSSI

Tema dell’intervento: [omissis]

Angelo Lucio Rossi si è laureato in Pedagogia all'Università La Sapienza di Roma nel 1988 e in Filosofia all'Università D'Annunzio di Chieti nel 2002. Già insegnante e giornalista-pubblicista fa parte della redazione di "Libertà di Educazione". È Dirigente Scolastico a Pescara.


Marco SOLFANELLI

Tema dell’intervento: Storia del crocifisso nelle suole pubbliche italiane. L’esposizione dei crocifissi nelle scuole pubbliche viene disposta mediante circolare con riferimento alla Legge Lanza del 1857 per la quale l’insegnamento della religione cattolica era fondamento e conoramento dell’istruzione cattolica, posto che quella era la religione di Stato.
L’esposizione del crocifisso negli uffici pubblici in genere, è data con ordinanza ministeriale 11 novembre 1923 n. 250, nelle aule giudiziarie con Circolare del Ministro Rocco, Ministro Grazia e Giustizia, Div. III, del 29 maggio 1926, n. 2134/1867 recante “Collocazione del crocifisso nelle aule di udienza”.

Marco Solfanelli è Presidente di Amicizia Cristiana (Associazione per la diffusione della buona stampa cattolica). È stato impegnato in politica, risultando eletto al Consiglio comunale di Chieti (1993/1997) e di Rosello (2002/2007). Ha svolto attività volontaristica in ambito dell'associazione scout AGESCI e del Movimento per la Vita. Si occupa di editoria dal 1978 e attualmente coordina le attività del Gruppo Editoriale Tabula Fati (Edizioni Solfanelli, Edizioni Tabula fati, Edizioni Amicizia Cristiana).