LANCIANO, Venerdì 11 aprile (alle ore 18,00 - 21,00 - 22,45)
e Sabato 12 aprile (alle ore 18,00) verrà proiettato in prima regionale, al
CiakCity di Rocca San Giovanni, Multisala del Thema Polycenter, il film “Lulù
aiutami tu” con sceneggiatura e regia di Bruno Spadaccini.
Il regista frentano, poeta, autore di prestigiosi testi
teatrali in lingua e romanziere, esprime la lancianesità in forme nobili senza
indulgere nella provincialità. Il prof. Giovanni Nativio, storico, recentemente
scomparso, ha scritto di Spadaccini: «… all’etica della sua scrittura
corrispondono contenuti e ideali propri della spiritualità abruzzese di più
alto livello.»
Il film “Lulù aiutami tu” sottolinea ed esalta la situazione
delle famiglie abruzzesi agli albori del miracolo economico. Esso è ambientato
nella primavera del 1955, quando ancora il centro-sud e il sud significavano
“emigrazione”.
Allora, alcune famiglie vestivano con gli abiti che giungevano
dai “parenti americani” con pacchi che contenevano cioccolato e gomme da
masticare. Divenne, per pochi fortunati, un modo di agghindarsi stravagante e
estemporaneo, ma che aveva posto al bando le vecchie toppe e il rovesciare dei
vestiti; questo spiega, nel lungometraggio l’uso dei costumi un po’
avanguardistici di alcuni personaggi, in particolare Donna Matilde, Vituccio e
Claretta.
Nel film lo zio, Don Pasquale, in controtendenza, ritorna
dall’America con la fortuna accumulata in molti anni di espatrio. Diventa così
il vero miracolo per il benessere del nucleo famigliare di Donna Rosaria. Così ha
commentato il regista: «Ho voluto Don Pasquale assolutamente vestito di bianco
e non come un gagà tipico dei personaggi di avanspettacolo di quelli con bastoncino
e cappellaccio ripetutamente fatto ondeggiare in testa nello scimmiottamento di
consumati modelli del “varietà”. Il bianco è il colore di tutte le cose
possibili.»
Don Pasquale, è il prodigio popolare del realizzabile.
Nella versione cinematografica che dura un’ora e quaranta
minuti (mentre l’originale versione teatrale del 1945 era ti tre ore), il film
conserva gli esaltanti temi musicali di Ugo Di Santo, ma le armonie e le arie
sgorgono dal cuore e dal pensiero, quasi mai dalle labbra. In esso sono esclusi
superflui ornamenti danzanti efficaci negli spettacoli di “rivista” ma non in
tutti quelli cinematografici.
Le musiche e le arie sono state tutte curate da Massimina
Spinelli, maestro concertatore Mauro Giuliante, tutte registrate presso lo
Studio Massicanto.
Gli attori sono nella maggior parte lancianesi: Arianna
Gargarella, Giulio Cirillo, Massimina Spinelli (anche aiuto regista), Loredana
Saccomandi (anche direttrice di produzione), Tommy Oliva, Alessandra
Mastrocola, Vittorio Oliva, Natalino Memmo, Roberto Pierini, Tony Corvettiero,
Rosanna Scutece; con l’amichevole e straordinaria partecipazione del Complesso
Bandistico “Tanino De Vincentiis” di Lanciano.
Il film si è avvalso del patrocinio del Comune di Lanciano,
della Provincia di Chieti e della Ferrovia Sangritana che ha messo a
disposizione gli spazi della Stazione Storica e un treno dell’epoca con i suoi
conduttori, nelle persone di Maurizio Di Martino e Simone Andrea.
Nota per eventuali precisazioni rivolgersi ai numeri
204114191 - 3288770421