lunedì 24 dicembre 2012

Il debito pubblico e le funzioni dell’economista Monti

Riprendiamo una nota del Circolo Culturale Excalibur - Varese

Notizia di questi giorni: il debito pubblico ha sfondato la soglia dei 2 mila miliardi, mai successo prima. Ma come, l’economista Monti non era stato nominato a capo di un Governo di tecnici e professori proprio allo scopo di mettere ordine nei conti pubblici?
Nel 1924, dopo soli 18 mesi di governo, l'allora Ministro delle finanze De Stefani raggiunse il pareggio di bilancio. In che modo? Facendo l'esatto contrario di Monti: rilanciando l'economia attraverso un vasto piano di opere pubbliche, mantenendo inalterata la già contenuta pressione fiscale e sottraendo il sistema bancario al controllo della finanza internazionale per porlo al servizio dell'economia italiana. Ciò ha portato alla nascita di nuove aziende, all'aumento dell'occupazione con conseguente incremento delle entrate fiscali che hanno permesso, fra l'altro, di finanziare il nascente Stato Sociale.
Oggi il principio dell'interesse nazionale, che ha ispirato i governanti dell'epoca, è stato sostituito dal dogma capitalista del libero mercato che tanto piace alla destra e non dispiace alla sinistra (che ha capito da che parte gira il vento) e i risultati li stiamo pagando tutti (tutti tranne i politici, i mafiosi e i corrotti che in questo sistema ci sguazzano).
Giunti a questo punto non ci resta che sperare in Grillo che essendo un comico, da statista, perlomeno, ci farà... ridere.


Commento:

Confronto impossibile. Nel 1924 il Ministro delle finanze De Stefani operava nell’esclusivo interesse del Popolo italiano, Monti, viceversa, è membro del gruppo Bildelberg, della Trilateral, del Club di Roma, del Council Foreign Relation, e chissà di quale altra consorteria asservita a interessi finanziari internazionali, che certamente non coincidono con gli interessi del popolo italiano. Anzi…
Quando il debito pubblico aumenta, si accresce il profitto delle banche. Dunque…



Il meraviglioso popolo Napoletano dice: “A dda passà a nuttata”…

Il Santo Natale rechi la serenità in tutte le case degli italiani
“a prescindere” diceva Totò…


Buon Natale

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