sabato 18 giugno 2005

Concerto dell’Orchestra Filarmonica del “Bellini” al Teatro Sangiorgi di Catania

Mercoledì 15 giugno 2005 ha avuto luogo al Teatro Sangiorgi di Catania il concerto dell’Orchestra  Filarmonica del “Bellini” diretta dal maestro Hartmut Zöbeley. Sono state eseguite la sinfonia della Norma e la sinfonia de Il Pirata di Vincenzo Bellini, la sinfonia dell’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini nonché due Intermezzi da Cavalleria Rusticana di Mascagni e da Maruzza di Pietro Floridia, musicista interessante ancora tutto da scoprire nato a Modica nel 1860 e morto a New York nel 1932, (pagina della quale non esiste edizione a stampa e pare eseguita in prima assoluta nella nostra città).
Intercalati ai pezzi puramente strumentali sono state eseguite alcune arie d’opera nelle quali si sono esibiti il basso Riccardo Zanellato: “Vi ravviso o luoghi ameni” da Sonnambula e “Cinta di fiori” da  I Puritani; il mezzosoprano Nidia Palacios nell’aria con cabaletta “Oh mio Fernando” da La Favorita di Gaetano Donizetti e nell’aria con cabaletta  “Per questa fiamma indomita” da Anna Bolena dello stesso maestro bergamasco;. infine il soprano Dimitra Theodossiu nella celeberrima “Ah non credea mirarti” da Sonnambula.
L’interpretazione offerta al pubblico dai tre cantanti è stata di buona fattura ed ha evidenziato il buono accordo che talora può realizzarsi fra solisti e orchestra, specie se quest’ultima riesce ad accompagnare con estrema misura e discrezione.
L’orchestra Filarmonica del Teatro Massimo ha evidenziato lo stato di ottima salute di cui gode esibendo delle sonorità chiare e vellutate oltre che impasti sonori di grande effetto e squisita eleganza. Il maestro Hartmut Zöbeley ha dato vita ad una conduzione lineare e precisa anche se, specie nei brani solo strumentali, con occasionali cadute nella pedanteria quasi metronomica di alcuni passaggi, pedanteria che ha reso talora meccanica e poco incisiva la resa globale che nel complesso è risultata soddisfacente.
Dobbiamo solo segnalare il leggero riverbero acustico che si crea nel nostro splendido Teatro Sangiorgi, ristrutturato in modo egregio da un punto di vista estetico ma ancora con qualche piccola manchevolezza da un punto di vista acustico, manchevolezza alla quale le istituzioni preposte potrebbero ovviare con leggere modifiche ambientali e un po’ di buona volontà.

Giovanni Pasqualino

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