Mario Monti ha detto che ha evitato che l’Italia
finisse nel baratro. Non ha specificato come, ed è un peccato, poiché potrebbe
essere stato materia da manuale, da raccogliere in sinossi: “Come evitare che
uno Stato finisca nel baratro”.
Poiché sono riprovevolmente curioso azzardo qualche ipotesi:
Come ha fatto Monti ad evitare che l’Italia finisse
nel baratro? Ha ridotto appannaggi e privilegi a se stesso e ai membri del
Governo? Non risulta. Ha annullato i finanziamenti illecitamente attribuiti ai
partiti? Neanche a pensarlo. Ha ridotto le auto blu e i vari privilegi ai
parlamentari? Neppure per sogno. E allora?
Sappiamo bene come ha fatto: ha ripristinato l’IMU e incrementato
l’onere fiscale a carico degli italiani.
Ingenui gli italiani che si attendono azioni
favorevoli al nostro popolo da un personaggio tra i più autorevoli
rappresentanti dei “poteri forti”, legato all’alta finanza internazionale,
messo al potere con un colpo di mano, in spregio alle più elementari norme
della democrazia, con una strategia scopertamente antidemocratica: nomina a senatore
a vita, cooptazione a capo del governo.
La questione del “baratro” altro non era che
propaganda terroristica in attuazione di un disegno abbastanza collaudato per
portare al potere l’uomo del Bilderberg
Group, del Council Foreign Relations, della Trilateral
Commission, ovvero dei gruppi finanziari mondialisti che stanno mettendo
sotto tutela, uno alla volta, tutti gli stati europei, cominciando dall’Italia,
l’anello debole della catena, ove la strada è stata spianata da uomini politici
come Casini e Fini.
L’augurio per il Nuovo Anno: Il Cielo protegga il
nostro popolo da certi “salvatori della patria”.
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