Prosegue, con una tappa importante, il giro estivo di
presentazioni tra le principali località turistiche abruzzesi de ”La maschera
di Celestino” il romanzo sulla Perdonanza e sui misteri di Papa Celestino V del
giornalista e scrittore Angelo De Nicola, già in ristampa ad un mese e mezzo
dall’uscita. Nell’ambito della manifestazione “Scritture creative”, in un
evento organizzato da “Studio News” di Pescasseroli in collaborazione con il
Comune di Scontrone (AQ) e Ente Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, si
terrà un incontro sul libro
Mercoledì 10 agosto, alle ore 18, presso il Municipio
di Scontrone
All'incontro partecipano: Lino Alviani (curatore
della rassegna ”Rose’s choice”), Antonio Grano (storico), Don Claudio Palumbo
(docente di storia della Chiesa) Patrizia Melone (sindaco di Scontrone).
Accrediti stampa:Stefano Cristofani redattore “Park
News”, Claudia Sette corrispondente de “Il Tempo”, Fabrizio Fusco
corrispondente di “Abruzzo Oggi”, “Tele Alto Sangro”, “Video Esse” Sulmona.
SCHEDA DEL ROMANZO (dal sito www.angelodenicola.it)
"La
Maschera di Celestino" (Textus Edizioni), narra del
Santo Padre che decide di rendere omaggio, per la prima volta in oltre 700
anni, alla sola Porta Santa fuori da Roma in onore del suo predecessore,
Celestino V, l'Eremita che nel 1294 fu incoronato Papa all'Aquila. Celestino V,
l'unico Papa che diede le dimissioni nella storia della Chiesa. Un Papa
rivoluzionario. Un Ghandi del Duecento. Un Martin Luther King del suo tempo. Un
crociato della Pace. Un guerriero del Perdono da sprofondare nel dimenticatoio,
da denigrare quale vile per il suo "gran rifiuto". Un Papa che anche
Giovanni Paolo II ignorò: Woytjla, il 30 agosto del 1980, nel discorso che
tenne sul sagrato della basilica di Collemaggio in occasione dei 600 anni dalla
nascita di San Bernardino da Siena, non nominò mai il suo predecessore
Celestino V, salvo poi andare ad inginocchiarsi davanti al mausoleo in forma
privata. "L'annuale cerimonia della Perdonanza Celestiniana - scrive Dacia
Maraini nella prefazione - è assunta a pretesto di un intreccio che si tinge di
giallo e si apre ai drammi dell'attualità. In una città blindata che attende
l'arrivo del Pontefice e teme gli attacchi del terrorismo internazionale, due
personaggi giocano una partita a scacchi con un nemico invisibile e
minaccioso". La minaccia è quella di un attentato al Papa nello splendido
scenario della Basilica di Collemaggio in occasione della Perdonanza Celestiniana.
Con un finale a sorpresa, ma nemmeno tanto. Il messaggio, un disperato
messaggio di Pace legato al Volto (la maschera, appunto) di San Pietro dal
Morrone. Un "romanzo storico virtuale" per il tour nella Grande Rete
(l'Opus Dei, i Templari, Aldo Moro, Dante Alighieri, la Santa Casa , Gioacchino
da Fiore, Paolo VI, la profezia di Malachia...) sulle orme di Celestino. Un
percorso virtuale che il lettore può rifare scegliendo lui, oltretutto, le
strade lungo le quali avventurarsi ulteriormente. Un giallo, dunque, in chiave
moderna sulla straordinaria figura di Celestino V. "Il modello
"alto" dell'invenzione letteraria di De Nicola - scrive ancora la Maraini - è, forse,
Umberto Eco che nel suo "Il nome della rosa" rivela la trama
razionale di ciò che a tutta prima appare arcano e misterioso. Ma qui siamo
lontani dalla ricostruzione dell'ambiente e delle atmosfere medioevali ed è
piuttosto l'oggi, con i suoi lati oscuri e le sue piccole e grandi miserie a
fare da sfondo ad una storia che ha il sapore della commedia e dove due sole
voci hanno il compito di raccontare una città e una leggenda che affonda le sue
radici nel passato mitico dell'Europa cristiana".
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